Ascolta la registrazione dedicata ai Corpi Civili di Pace in Bolivia.
Abbiamo raccolto le domande che ci sono arrivate sui nostri canali, le abbiamo condivise con lo staff in Bolivia e, dopo averle tradotte, trovate le risposte sia in formato audio, che scritte, sotto la registrazione.
Aspettiamo le vostre candidature!
1. Quali sono i requisiti necessari per poter candidarsi ai Corpi Civili di Pace?
Possono partecipare tutti i giovani in possesso dei requisiti qui di seguito indicati:
- Cittadinanza italiana, europea, o extra Unione Europea con regolare permesso di soggiorno.
- Essere maggiorenni e non aver compiuto i 29 anni di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda.
- Non aver riportato condanne secondo quanto previsto dall’art. 2 del bando
- Essere in possesso almeno di un titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado.
- Essere a conoscenza della lingua inglese al livello B2 e di una seconda lingua straniera funzionale al progetto, nel caso del nostro progetto, lo spagnolo.
In linea di massima i requisiti sono questi, ma per avere un quadro più completo invitiamo a consultare direttamente il Bando.
Spesso ci viene domandato se chi ha già svolto il Servizio Civile Universale possa candidarsi ai Corpi Civili di Pace, e la risposta è sì.
2. Quali caratteristiche o esperienze rendono una persona particolarmente adatta per il progetto in Bolivia?
Non siamo alla ricerca di uno specifico profilo professionale ma sicuramente ci sono alcune caratteristiche universali che ricerchiamo in tutte le persone che lavorano con noi. La prima è sicuramente la capacità di lasciarsi stupire dalle differenze culturali e apertura allo scambio interculturale.
Un fattore che sicuramente potrà essere valorizzato in fase di selezione è l’aver già avuto esperienze di lavoro o volontariato in un paese ad alta diversità culturale.
Vivere e realizzare questa esperienza in Bolivia non richiede, come ribadito sopra, qualità particolari, ma richiede di lavorare e sviluppare alcune competenze sociali e interculturali come spirito di adattamento e apertura mentale per affrontare positivamente le differenze culturali, umiltà e spirito critico per comprendere il proprio ruolo di “europeo” in un contesto latino-americano, colonizzato e multiculturale.
Un’altra caratteristica importante è il saper essere pazienti ed essere in grado di sospendere il giudizio per affrontare momenti fisiologici di conflitto con i partner del progetto (pubblici e privati) empatia, per entrare in contatto con popolazioni vulnerabili e togliendosi dall’ottica assistenzialista.
3. Quando e quando si terranno le selezioni?
La chiusura del bando è fissata alle ore 14.00 del 23 dicembre 2024, i processi di selezioni dunque si terranno nei mesi di gennaio e febbraio 2025. Per il nostro progetto le selezioni saranno svolte ESCLUSIVAMENTE in presenza nella nostra sede a Verona. Non saranno fatte eccezioni rispetto alla modalità in presenza, consigliamo dunque di assicurarsi di poter raggiungere Verona nel giorno della convocazione, pena l’esclusione dal processo di selezione.
4. Quali sono le fasi del processo di selezione e come ci si può preparare al meglio?
Il colloquio di selezione si divide in 3 parti principali:
- Una prima parte di colloquio di gruppo
- Una seconda parte in cui verranno somministrati due test di linguaper verificare il livello B2 per la lingua inglese e la lingua spagnola. I test saranno dei questionari standard a crocette.
- Una terza e ultima parte di colloquio individuale, in cui approfondiremo la conoscenza con la candidata/il candidato e ci conosceremo meglio.
Il processo di selezione impegnerà i candidati e le candidate per l’intera giornata.
Non ci sono temi specifici su cui prepararsi ma consigliamo caldamente di dare un’occhiata al sito di FOCSIV, di Progettomondo e alla scheda progetto.
5. Cosa significa fare un anno di Servizio in una città come La Paz?
La Paz è una città multiculturale, con una forte presenza di indigeni, è una metropoli andina vivace e diversificata.
Ci sono molti luoghi di interesse artistico, culturale, turistico e indigeno. Dai mercati ai musei, La Paz è la città boliviana che meglio cattura la diversità di questo Paese poliedrico e pluralista. Vivere a La Paz dunque significa vivere in una grande metropoli, e chi deciderà di partire con noi dovrà tenere in conto sia gli aspetti positivi che di quelli negativi che questo comporta.
6. Quali saranno le attività principali che i volontari e le volontarie dovranno svolgere durante il loro servizio?
Il team di volontari e volontarie che partirà con questo progetto sarà di supporto a tutto lo staff di Progettomondo Bolivia. Ad oggi abbiamo diversi progetti attivi nel dipartimento di La Paz e ci sarà occasione di conoscere e collaborare con ognuno di essi.
In generale le attività che vedranno impegnati i CCP sono:
- Lavoro diretto con popolazioni vulnerabili, adolescenti e giovani: Progettomondo lavora con persone private della libertà, organizzazioni giovanili, professionisti di enti pubblici, leader giovanili;
- Attività di supporto nella formazione di leader nella prevenzione primaria;
- Attività di supporto alla prevenzione della violenza negli spazi per adolescenti e giovani, soprattutto attraverso l’arte e la cultura;
- Attività di supporto alla diffusione dell’approccio della giustizia riparativa. Che possono significare taller di sensibilizzazione, workshop, attività di supporto a micro progetti, ecc.
Per farvi un’idea più chiara del nostro impegno in Bolivia (o in generale sul tema della Giustizia), vi rimandiamo nuovamente al sito di Progettomondo.
7. Come vivranno i volontari durante il loro servizio? Ci saranno strutture condivise o sistemazioni individuali?
Avranno uno spazio adeguato e sicuro, un appartamento con camere doppie o singole (in base alle disponibilità che troveremo, poiché affittiamo delle case appositamente) nel centro di La Paz (Sopocachi). I CCP saranno impegnati 5 giorni alla settimana per un totale di 35 ore.
8. Quando avverrà la partenza per la Bolivia e cosa dovranno aspettarsi i volontari prima di partire?
Ad oggi non abbiamo ancora una data per l’avvio dei progetti, ma da bando, tutti i progetti dovranno essere avviati entro il 30 aprile 2025.
Il primo periodo di servizio prevede un periodo di formazione generale e specifica in Italia. Le formazioni saranno in presenza, in polo formativo individuato da FOCSIV di cui si avranno i dettagli più avanti.
Dopo il periodo di formazione previsto, si potrà parlare di partenze, se tutto va bene potrebbero avvenire tra maggio e giugno 2025, non appena saranno pronti tutti i documenti necessari per ottenere il visto.
In generale però, i volontari e le volontarie selezionate dovranno ritenersi in servizio – e quindi occupati e occupate – dal giorno dell’Avvio (non solo dal giorno della partenza).
Per qualunque informazione scrivere a selezionecivile@progettomondo.org, aspettiamo le vostre candidature!