Libri per “evadere”

Libri per “evadere”

Libri per “evadere”, per riscattarsi, per sognare. Per portare avanti un modello di giustizia e di pena diverso da quello canonico.
Promosso in Bolivia dalla Defensoría del Pueblo e adottato dalla Dirección General de Régimen Penitenciario, il progetto Libros por Rejas è stato ripreso anche nell’ambito del sistema penale per adolescenti e minori, con il supporto tecnico di Progettomondo.

Gli art. 3 e 10 della legge boliviana N° 2298 del 2001 (“Ley de Ejecución Penal y Supervisión”) indicano come la pena debba avere, tra le sue finalità, la reintegrazione sociale di chi è privato/a di libertà. La legge, inoltre, invita a investire in programmi di formazione e lavoro, nonché in misure alternative per l’esecuzione della pena. L’art. 138, in particolare, stabilisce che “il detenuto potrà riscattare la pena inflitta sulla base di un giorno di pena per due giorni di lavoro o di studio (…)”.
All’interno di questo quadro normativo si è inserito Libros por Rejas, per rafforzare i processi di reinserimento sociale e ridurre il sovraffollamento carcerario, offrendo una misura alternativa di sconto della pena che contribuisca allo sviluppo personale e all’accrescimento dell’auto-apprendimento.
La lettura è un’attività che riduce lo spazio di ozio e può rendere più sopportabile la privazione di libertà”, spiega Cecilia Bolivar, avvocata e consulente specialista di Progettomondo.
Il progetto, pensato inizialmente per il sistema penale adulto, visto il successo registrato, è stato adattato anche al sistema penale per adolescenti, con il nome Libros por Sueños e sotto il coordinamento della Defensoría del Pueblo e delle Instancias Técnicas Departamentales de Política Social del SEDEGES (Servicio Departamental de Gestión Social), che amministrano i Centri di Reintegrazione sociale per adolescenti.
“La Defensoria ha istruito tutte le sue delegazioni perché il progetto venisse attivato in tutti e nove i Dipartimenti della Bolivia, con il supporto tecnico di Progettomondo”, puntualizza Bolivar. “Sotto la supervisione di una équipe multidisciplinare, giovani e adolescenti che vi aderiscono vengono invitati/e a leggere e analizzare un libro tra quelli a disposizione, spesso frutto di donazioni. Oltre a migliorare le capacità di comunicazione, autoconsapevolezza e conoscenza, utili una volta tornati nella società esterna, questa attività è considerata all’interno del loro PIEM individuale (Plan Individual de Ejecución de Medida) come misura socio-educativa favorevole alla richiesta di un cambiamento di misura di esecuzione della pena”.