Relazione, offesa, riconoscimento, responsabilità e, infine, giustizia. Parole, queste, che hanno un preciso ordine di sequenza e che rappresentano il processo e le varie fasi della risoluzione dei conflitti, in ogni tipo di relazione.
Sabato 15 aprile, in occasione dell’annuale Primo Piano di Progettomondo, le stesse parole accompagneranno e faranno da filo conduttore della presentazione del libro “La Giusta Relazione”, scritto dalla responsabile area giustizia e diritti umani di Progettomondo, Marialuisa Milani.
L’appuntamento è alla Casa di Quartiere Baleno in piazza Orti di Spagna, a Verona, e ad accompagnare Milani vi sarà l’attrice Francesca Botti con alcune letture che partiranno da una presentazione dinamica e coinvolgente dell’evento.
“Ogni tipo di relazione può generare conflitti, offese e quando non ci si sente specchiati dagli altri salta il riconoscimento”, evidenzia Marialuisa. “Nel momento in cui avviene questo riconoscimento ci si responsabilizza e questo genera automaticamente giustizia. Non è detto che si sia trovato un accordo sulle motivazioni del conflitto, ognuno potrebbe rimanere ancorato alle sue convinzioni, ma se ci sono riconoscimento e responsabilità la giustizia arriva da sé”. “La parola giustizia è costantemente presente nella nostra quotidianità”, si legge nell’introduzione del testo. “Continuamente presente nei discorsi della politica, dei media, dei social e nell’immaginario della gente comune”, ma riconosciuta secondo il sentire delle comunità. È “a partire dai concetti di comunità e di relazione che, secondo l’approccio cosiddetto riparativo, è possibile attribuire a un’entità ideale, la Giustizia, una sussistenza sostanziale”.
Progettomondo, negli interventi in ambito di giustizia minorile e di prevenzione delle delinquenza e della violenza, è strettamente ancorato all’approccio riparativo. Come spiegato nel libro, “Quello riparativo è un modello di relazioni fondato essenzialmente sul concetto di responsabilità: verso noi stessi, le nostre azioni, emozioni, pensieri, corpo, ma anche e soprattutto di responsabilità verso gli altri… È una modalità di interpretare e vivere i rapporti fondata sull’ascolto attivo, la comunicazione non violenta, lo sviluppo delle capacità di riconoscere, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie e altrui emozioni, contribuendo alla costruzione di una società più armonica, fondata sulla cura delle relazioni e la gestione del conflitto”.
Dalla A di ascolto alla G di giustizia, il titolo dell’evento, in cui ciascuno potrà riflettere sul valore delle parole, sulla relazione, e sull’agire per la costruzione di comunità educanti.