Sono scattati i trenta mesi in cui verranno messi in campo impegno e competenze per spingere un po’ più in là il traguardo di un mondo senza tortura.
Dopo giornate di lavoro intense, momenti d’equipe quasi quotidiani e fitti scambi di mail e whatsapp, il 25 agosto il sedicesimo piano della torre numero uno del Boulevard Morazàn, arteria formicolante di Tegucigalpa, ha ospitato il lancio del progetto binazionale (Honduras-Bolivia) “Con Buena Razòn”, finanziato dall’Unione Europea e con capofila Progettomondo.
A causa dei continui black out e della connessione incerta in città, è stato affittato questo spazio ‘sicuro’ per realizzare l’evento, confluito in due ore di presentazione e incontro nella piazza virtuale di Zoom, ormai diventata più che reale e necessaria in tempo di pandemia.
L’obbiettivo comune del progetto è prevenire le differenti forma di tortura, pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti nei confronti della popolazione privata di libertà, in particolare donne e adolescenti. Una grande sfida che richiederà gli sforzi e la collaborazione di tutti gli attori delle istituzioni e della società civile.
“Con Buena Razòn” infatti si articola secondo tre assi tematici che, strategicamente, vogliono coinvolgere, in modo differente, le realtà chiave che lavorano sul tema della prevenzione della tortura, per affrontare la problematica secondo una prospettiva integrale. Il primo asse tematico riguarda il rafforzamento delle competenze e delle conoscenze degli attori chiave della società civile e delle istituzioni dei due Paesi, attraverso corsi di formazione, promuovendo sensibilizzazione ed educazione per generare cambi di comportamenti e distruggere gli stereotipi dominanti nei confronti della popolazione incarcerata. Il secondo asse riguarda la coordinazione e la cooperazione interistituzionale per migliorare i servizi di attenzione diretta dei casi e promuovere dinamiche di sostenibilità a medio e lungo termine; il terzo asse infine riguarda l’incidenza politica a partire dalle reti locali fino a giungere alla riforma normativa nazionale in tema di tortura.
In apertura dell’evento, Francescopaolo Marolla, rappresentante paese di Progettomondo in Honduras ha ricordato la presenza della nostra Ong in Honduras ormai da 12 anni, prima tramite la cooperazione delegata ai progetti dei partner locali, e dal 2019 con l’apertura di una sede fisica per rafforzare e ampliare le attività nel Paese.
La parola è poi passata ad Alberto Curradi, Capo della Cooperazione della delegazione dell’UE in Honduras. “L’Unione Europea sta cercando di intensificare gli sforzi per eradicare in tutto il mondo la tortura e i maltrattamenti o le pene crudeli, inumane e degradanti, mediante la prevenzione, la proibizione, la resa dei conti e la riparazione alle vittime”, ha dichiarato. “Così come, sta cercando di appoggiare un monitoraggio indipendente delle prigioni e degli altri luoghi di privazione della libertà. (…) L’azione dell’UE si concretizza attraverso l’appoggio a programmi come ‘Con Buena Razòn’ per la piena applicazione e vigenza della Convenzione UNCAT e dei suoi protocolli opzionali”. Curradi ha concluso il suo intervento confermando che “il lavoro che stiamo facendo è fondamentale e costituisce una garanzia per il rispetto dei Diritti Umani”.
Di seguito sono intervenute la dottoressa Nadesha Guevara Oropeza del MNP-SEPRET in Bolivia e l’avvocata Glenda Ayala del MNP-Conaprev in Honduras, rappresentanti dei Meccanismi Nazionali di Prevenzione contra la Tortura nei rispettivi paesi e partner strategici del progetto per il ruolo istituzionale che rivestono e, allo stesso tempo, che dovrebbero avere nelle visite, nel monitoraggio ai centri penitenziari e nelle raccomandazioni ai governi dei relativi paesi.
Partner del progetto “Con Buena Razòn” sono:
in Honduras Progettomondo, Centro de Desarrollo Humano-CDH, Dokita olus, Fondazione San Alonso Rodriguez-FSAR, l’Organizzazione Cristiana para el Desarrollo Integral-OCDIH e il Movimiento Nacional de Joventudes de Honduras-MONJUH.
In Bolivia Progettomondo e l’Instituto de Terapia e Investigaciòn sobre las secuelas de la Tortura e la Violencia de Estado-ITEI.
Alessandra Zaghini
Progettomondo Honduras