Anche in Tunisia. Progettomondo estende ulteriormente il proprio impegno nei paesi del Mediterraneo per contrastare le diverse forme di povertà e disuguaglianza.
A giugno, sia in Marocco che in Tunisia, è stata avviata la fase preparatoria di una campagna di informazione sui rischi della migrazione irregolare.
Proprio nei giorni in cui si è consumata, a poche miglia dalla costa greca, l’ennesima, assurda tragedia di migranti, e mentre l’Italia e l’Unione europea intensificano il dialogo con il governo tunisino per soluzioni condivise nella gestione dell’emergenza migratoria, Progettomondo avvia la campagna “SurMaRoute”, un’iniziativa cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI).
Come noto la Tunisia sta attraversando un periodo difficile, con l’inflazione che è salita al di sopra del 10%, una disoccupazione giovanile altissima e il presidente Kais Saied che sta iniziando a utilizzare una linea dura con chi arriva dai Paesi subsahariani. Sono tutti fattori che contribuiscono all’aumento delle partenze e, purtroppo, anche dei naufragi in mare.
Progettomondo ha posizionato una nuova sede in Tunisia proprio in questo complicato contesto, motivato, ancora una volta, a sensibilizzare sul rischio delle partenze irregolari.
Per raggiungere il proprio obiettivo il progetto SurMaRoute promuove anche opportunità lavorative e formative alle persone locali che vorrebbero lasciare la Tunisia e dirigersi verso l’Europa.
L’impegno, inoltre, è di essere mediatori sul territorio anche per coloro che arrivano dall’Africa subsahariana, favorendo la presa in carico dei loro bisogni primari.
Progettomondo è da anni in Marocco, dove ha messo a punto importanti risultati. L’84% dei giovani marocchini raggiunti dalle formazioni professionali della nostra Ong è infatti in grado di trovare un lavoro stabile.
Ora la nuova sfida è in Tunisia, per diventare ancora una volta cambiamento con le realtà locali, e costruire insieme un futuro in cui diminuire le diseguaglianze.