In Bolivia la disabilità è un tema molto discusso, ma raramente raccontato e affrontato. Il 10 ottobre scorso la Regione di Cochabamba ha realizzato una giornata con attività di riflessione e sensibilizzazione in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Disabilità.
Per l’occasione ragazze e ragazzi di scuole e istituzioni hanno portato in scena le loro vite, in forme artistiche e teatrali, rompendo schemi e creando un grande impatto nel pubblico. Le autorità regionali e le associazioni di persone con disabilità hanno manifestato concetti fondamentali sull’importanza dei diritti a salute, educazione, economia per rafforzare l’autonomia e l’inclusione nella società. Ogni parola ha generato considerazioni positive sulle capacità e abilità di ogni singola persona, sbarrando la strada agli stereotipi e alla discriminazione.
Con l’occasione è stato presentato il progetto “INCREDIBILI INClusione e REsilienza delle persone con disabilità” iniziato ad agosto e che coinvolge direttamente Progettomondo nell’intento di promuovere il diritto al lavoro, garantendo una vita dignitosa e indipendente e migliorando l’accesso ai processi di apprendimento delle competenze e opportunità di sostentamento per i disabili e le loro famiglie nei municipi di Cercado, Entre Ríos, Sacaba, Punata e Tacopaya. Il progetto, con una durata di 3 anni, è finanziato dalla Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzato dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi con Progettomondo, Escuela de Integración – Formación Deportiva – Expresión Artística y Desarrollo Laboral (EIFODEC), Tukuy Pacha – Discapacidad Bolivia, SOLidarietá e COoperazione (SOLCO) y Fundación Justicia Social.
L’obiettivo è osservare la disabilità da diversi ambiti di sviluppo comunitario, considerando l’uguaglianza delle opportunità, la riduzione della povertà e l’inclusione sociale delle persone con disabilità.
Il piano di lavoro è articolato in 3 aree di intervento: la prima componente identifica un accompagnamento al processo di riabilitazione e terapia occupazionale per il rafforzamento di competenze fondamentali, basiche e imprenditoriali, che permetteranno a giovani e donne con disabilità di poter essere autonomi, autosufficienti e avere così tutte le capacità per un miglior inserimento nel mondo del lavoro e nella società, anche attraverso la creazione di attività micro-imprenditoriali con 65 famiglie. La seconda area è quella educativa, che coinvolge 3 Centri di Educazione Alternativa per favorire la accessibilità nella tematica di inclusine scolastica di giovani con disabilità garantendo così un titolo tecnico-professionale in diverse aree di competenza. L’ultimo aspetto punta al rafforzamento del concetto di advocacy con la società civile per una maggiore partecipazione politica delle organizzazioni delle persone con disabilità e delle stesse famiglie.
Tutte le attività hanno 2 punti in comune: lo Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria, come strategia multisettoriale pensata per il miglioramento dell’accesso ai servizi che rispondono ai più ampi bisogni delle persone con disabilità, e la prospettiva di genere che vuole promuovere la riduzione dei livelli di discriminazione multiple (essere disabile e essere donna) rivolta a questo gruppo vulnerabile.
Il progetto dà voce a persone che tutti i giorni cercano di dimostrare che, pur con difficoltà e limiti fisici, possono apportare una crescita sociale e per questo, proprio come tutti, meritano una vita dignitosa, nella consapevolezza che i pregiudizi sono la grande disabilità.
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