Scuole utilizzate dagli sfollati come ricoveri notturni, ma destinate a tornare a svolgere il ruolo di luoghi di didattica e istruzione durante il giorno.
Gravi carenze igieniche, con il rischio di ondate di colera alle porte.
Primi accenni di ricostruzione con blocchi di cemento senza fondamenta a fungere da mini aule o case che non potranno però ritenersi né sicure né soluzioni definitive.
Questo il drammatico scenario delle zone nel sudovest di Haiti, colpite dal sisma del 14 agosto scorso. Gli effetti richiedono soluzioni urgenti.
Un numero verde è stato messo a disposizione della popolazione per supportarla nell’affrontare i traumi subiti.
La nostra equipe locale, in Consorzio con il CISV e in collaborazione con MLAL Trentino Onlus, ha predisposto nei giorni scorsi una missione mirata. Non appena possibile, vista la presenza di gang armate e la necessità di spostamenti in elicottero, si è recata sul posto per un sopralluogo e per incontrare la popolazione, i rappresentanti pubblici, i dirigenti scolastici e gli operatori delle associazioni partner con cui ha stretto già forti legami in precedenti programmi di cooperazione allo sviluppo.
La conta delle perdite e dei danni è grande. Più di 2.248 persone morte, 12.763 rimaste ferite e 137.000 famiglie colpite, 61.000 edifici distrutti tra case, edifici pubblici, ospedali e scuole, molte le strade non percorribili.
Oltre 2 milioni di persone sono state investite dal terremo e in migliaia hanno urgente bisogno di assistenza, per ritrovare ripari in cui trascorrere la notte, medicine, cibo, acqua e scongiurare in ogni modo possibile pandemie di colera che in Haiti sono purtroppo ricorrenti.
“In questo momento, i bisogni umanitari dei bambini haitiani sono più acuti che mai, poiché intere famiglie hanno perso tutto, comprese le case, le scuole, l’accesso all’acqua e alle strutture sanitarie”, dichiara la responsabile Centroamerica per Progettomondo, Marialuisa Milani. “Stiamo elaborando un progetto focalizzato sul settore del sostegno per promuovere attività che possano avere delle ricadute in termini di sviluppo. La nostra Ong non lavora sull’emergenza, ma è evidente che in questo momento il nostro supporto sarà finalizzato alla fornitura di tende per le famiglie senza casa, di materiale scolastico perché i bimbi possano recuperare un minimo di parvenza di normalità, e anche di sementi per riavviare la produzione agricola. C’è bisogno di iniziare a pensare fin sa subito alla seconda fase dell’emergenza per garantire una risposta a bisogni concreti. In primis il riavvio delle attività educative a favore dei più piccoli in un contesto in cui la maggior parte degli edifici scolastici dei tre dipartimenti coinvolti dal terremoto sono andati distrutti”.
L’anno scolastico nelle aree terremotate avrebbe dovuto riprendere a inizio ottobre. Più di mille edifici scolastici stati danneggiati, di cui 171 completamente distrutti, che rappresentano circa il 16% di tutte le scuole presenti nei 3 dipartimenti.
Il Consorzio Progettomondo-CISV, con MLAL Trentino e i partner haitiani hanno identificato aree di intervento e bisogni attualmente non presidiati dalle organizzazioni ancora impegnate nel soccorso primario.
“Esiste un bisogno e una necessità impellente di iniziare a pensare fin da ora a organizzare il post emergenza affinché i bambini possano nel giro di uno o due mesi riprendere le attività scolastiche”, insiste Marco Decesari, rappresentante del Consorzio. “La distruzione delle scuole è vasta, 94 delle 255 scuole del Dipartimento Sud sono crollate o hanno subito danni importanti. Progettomondo ha sviluppato una competenza specifica nell’ambito educativo in contesto di emergenza e post-emergenza avendo realizzato tra il 2010 e il 2015 numerosi interventi a supporto delle attività educative e didattiche nelle aree interessate dal sisma del 2010 attraverso la fornitura di sostegno pisco-sociale agli sfollati, distribuzione di materiale didattico, predisposizione di shelter e tenso-strutture scolastiche provvisorie, la ricostruzione di ben 8 scuole in aree urbane e rurali, il consolidamento e la riabilitazione di strutture scolastiche parzialmente danneggiate, formazione didattica agli insegnanti”.
Nel 2010, ci vollero però ben due anni per superare i vincoli e le costrizioni burocratiche, da qui la fretta di reperire subito i primi finanziamenti e aiuti per agire tempestivamente.
Progettomondo, CISV e MLAL Trentino hanno quindi attivato immediatamente la raccolta fondi, “Al fianco di Haiti”, per tamponare le prime necessità e garantire kit di materiale scolastico, l’acquisto di tensostrutture, sementi e attrezzi agricoli oltre alla fornitura di acqua potabile e servizi sanitari adeguati.
Conclude il presidente di Progettomondo, Mario Mancini: “Haiti è un’isola segnata da una forte instabilità politica, oltre che da una natura ostile di cui è perenne bersaglio. Con il Covid, inoltre, la normalità attività didattica è stata interrotta a più riprese e per lunghi periodi. Da più di 20 anni siamo nell’isola caraibica con progetti di sviluppo, di sicurezza alimentare, difesa dei diritti umani e la realizzazione di imprese agricole con giovani.
Non operiamo nell’emergenza ma cerchiamo di costruire le condizioni per creare condizioni di sviluppo e per rafforzare la capacità degli attori locali – società civile e autorità pubbliche – perché individuino loro stessi risposte adeguate e sostenibili nella gestione dei rischi e nella costruzione di un futuro di diritti e dignità”.
Per aderire o ricevere informazioni sulla campagna “Al fianco di Haiti” contatta il numero 045 8102105 o scrivi a Nadia, all’indirizzo sostegno@progettomondo.org