Rabbia, dolore e un grande senso di ingiustizia sono le principali emozioni che si stanno vivendo in Honduras dopo l’assassinio di Juan López, noto difensore ambientalista, leader comunitario e consigliere comunale di Tocoa, nella regione di Colón. È qui, nella sua città, che López è stato ucciso da sicari sabato scorso, il 14 settembre, mentre viaggiava in auto.
Progettomondo, insieme alla società civile organizzata dell’Honduras e ad altre organizzazioni e organismi internazionali presenti nel territorio, chiede che si realizzi un’investigazione trasparente e imparziale e che sia fatta presto giustizia per Juan, un uomo che ha lottato con grande lucidità, integrità e perseveranza per ideali comuni, difesi a costo della su stessa vita.
L’attivista aveva recentemente chiesto le dimissioni volontarie del sindaco di Tocoa, Adán Fúnez, membro del Partito Libre, apparso in un video in cui lo si vede negoziare con narcotrafficanti e altri importanti politici dell’attuale governo.
Juan era da anni impegnato nella difesa, protezione e conservazione dell’ambiente, e nello specifico del Parco Nazionale Montaña de Botadero “Carlos Escalera”, dove scorrono i fiumi Guapinol e San Pedro che dal 2013, a causa di progetti estrattivi in mano a famiglie potenti, presentano livelli di inquinamento dell’acqua altissimi, con serie conseguenze sulla salute delle persone che la consumano. Era anche presidente della Fondazione San Alonso Rodríguez di Tocoa, partner di Progettomondo nel programma “Con Buena Razón”, finanziato dall’Unione Europea, e organizzazione che ha realizzato l’importante attività di difesa e garanzia dei diritti dei difensori dell’ambiente criminalizzati e incarcerati per le loro battaglie. Il progetto sulla difesa dei diritti umani delle persone private di libertà si è dedicato anche al caso Guapinol.
Negli ultimi anni Juan ha vissuto sulla sua pelle varie violenze e soprusi per il suo costante impegno a difesa dell’ambiente e delle risorse naturali. Nel 2019 è stato segnalato come capo di un’organizzazione considerata criminale, il Comitato municipale per la difesa dei beni comuni e pubblici di Tocoa, un gruppo ambientalista composto da cittadine e cittadini che si oppongono ai poteri forti di impresari che, in accordo con le amministrazioni locali, gestiscono grandi progetti estrattivi incuranti delle gravi ripercussioni sull’ambiente, sulle risorse naturali, sulla vita degli abitanti di quelle terre e del mondo intero. Per quella denuncia Juan, insieme ad altri compagni e compagne, era stato processato e incarcerato per alcuni giorni. Nel 2021, per continuare con forza la sua azione di difesa dell’ambiente e poter incidere e smascherare eventuali atti di corruzione, López è diventato consigliere comunale del municipio di Tocoa.
Nell’ottobre del 2023 la Commissione Interamericana dei Diritti Umani lo aveva segnalato come persona beneficiaria di misure di protezione speciale, ordinando allo stato dell’Honduras di garantirgliele.
Purtroppo i dati del 2023 del Global Witness parlano chiaro. L’Honduras risulta il Paese con più difensori ambientali assassinati in relazione al numero di abitanti e terzo al mondo in numeri assoluti dopo la Colombia e il Brasile.
L’uccisione di Juan López non rappresenta un atto isolato, ma evidenza come i forti poteri economici, con insaziabile avarizia, non si fermano di fronte a chi cerca di ostacolare i loro interessi per tutelare la terra e l’ambiente.