Le storie che raccontiamo danno forma alla realtà. Parlare di invasione, clandestinità, minaccia o invece di persone non è solo una questione di parole: è un atto politico. Le narrazioni influenzano l’opinione pubblica, il modo in cui percepiamo il mondo e ciò che riteniamo giusto o possibile.
Lavorare su come comunicare temi complessi quali le migrazioni significa incidere non solo a livello comunicativo ed educativo, ma anche sociale e politico.
In un contesto polarizzato, è fondamentale capire come raccontare per riportare al centro i valori dell’inclusione, della diversità e della giustizia sociale.
Se ne parla il 26 aprile a Verona, nel Parco della Provianda, in un talk dal titolo “Raccontare per trasformare. Nuove cittadinanze tra realtà e narrazione”.
L’evento, in programma dalle 17, si inserisce nella cornice della manifestazione Ed è festa di aprile e punta a indagare l’approccio del Narrative Change insieme a Simohammed Kaabour, uno dei 5 esperti in Italia sul tema; Nogaye Ndyaye, attivista e autrice; Liridona Hoxha del Movimento Italiani Senza Cittadinanza e Laura Loguercio, giornalista de Il Post. Modera Adrian Nirca di Udu Verona.
Sarà un’occasione per riflettere su come le storie possono diventare strumenti di trasformazione.
L’evento è promosso a Verona da Progettomondo, Focsiv e Festa d’Aprile nell’ambito del progetto “Tutta un’altra storia – Nuove educative contro la discriminazione e l’odio” cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo.