Leonel Martinez, socio-economista, è uno dei protagonisti delle molte attività che stanno coinvolgendo le comunità honduregne nell’ambito del progetto “Comunidades Resilientes”, nella zona del Corredor Seco.
“Lavoriamo in 5 municipi della zona con comunità contadine, gruppi produttivi e le piccole casse di risparmio rurali”, riferisce in un’intervista rilasciata a CISV, partner di Progettomondo nelle attività. “Questo territorio è connotato da periodi di prolungata siccità alternati da fortissime piogge, stiamo vedendo con i nostri occhi come la crisi climatica stia peggiorando una condizione già di per sé molto dura per l’agricoltura”.
Il progetto cerca nell’agroecologia una delle risposte per garantire alle famiglie coinvolte una possibilità di resilienza, una modalità di risparmio sui beni di consumo e una via per rendere ancora più unite le comunità territoriali grazie al rispetto e alla difesa dell’ambiente.
Con una serie di sessioni formative sull’agroecologia, i suoi principi teorici e le sue applicazioni pratiche, si stanno formando rappresentanti dei municipi affinché poi possano replicare le tecniche apprese.
In una zona come quella del Corredor Seco, caratterizzata non solo da siccità ma anche da deforestazione massiccia, estrazione mineraria e monocoltivazioni, quella dell’agricoltura biologica, comunitaria e solidale, è una sfida difficile ma necessaria.
Dove la fanno da padrone distese di mais, meloni e coltivazioni di gamberetti, poco a poco spunteranno coltivazioni biodiverse, fatte di alimenti locali e alberi nativi.
“Il progetto ha un impatto positivo sulle persone. La partecipazione delle donne è altissima ed è bello che come comunità si costruiscono percorsi sostenibili ed ecologici”, continua Leonel. “Stiamo lavorando a 360 gradi, cercando di formare le persone non solo su delle tecniche agricole innovative ma anche sulla parità di genere e sulla partecipazione politica. Stiamo intessendo buone relazioni con i municipi, le organizzazioni della società civile e i gruppi di giovani del territorio, per favorire il lavoro di squadra”.