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Giustizia
Marocco
Mar 2025

AICHA lascia l’impronta, per una società più equa in Marocco

Il progetto “AICHA, Vivere insieme libere da violenze in una società equa per tutte e tutti” favorisce una società più egualitaria in Marocco.
Nato per contrastare le violenze basate sul genere, come parte diretta della promozione di una cultura dell’uguaglianza e dell’equità nella regione di Béni Mellal-Khenifra, il progetto ha favorito la nascita di un Comitato di Pilotaggio che rappresenta una novità assoluta per la regione.
Composto di rappresentanti sia di istituzioni che di associazioni della società civile, il Comitato ha infatti aperto possibilità di dialogo e confronto diretti, favorendo la crescita pratica verso una società più egualitaria, attraverso attività di advocacy.
Nelle istituzioni e organizzazioni della società civile, sono state realizzate 6 riunioni del Comitato di Pilotaggio, a cui hanno preso parte rappresentanti di 13 istituzioni e 11 associazioni attive nella regione. Durante gli incontri sono stati discussi i limiti esistenti nell’attuazione della legge 103.13 (legge relativa alla lotta contro le violenze sulle donne), con un focus preciso sulla sezione della legge relativa ai servizi di assistenza e presa in carico delle donne sopravvissute alle violenze basate sul genere, e le strategie per favorire invece la sua applicazione pratica. Sulla base delle discussioni del Comitato è stata scritta una Feuille de route per la realizzazione di Protocolli e Servizi per la presa in carico delle donne sopravvissute.
Proprio la Feuille de route è stata la protagonista dell’evento finale del progetto, che si è svolto a febbraio. Il documento, letto e discusso dai membri del Comitato, sarà presentato al Consiglio Regionale per essere inserito nel piano strategico dei prossimi anni. Inoltre sarà utilizzato nei prossimi mesi per lo sviluppo di strategie regionali di lotta contro le violenze basate sul genere, volte a garantire una più effettiva applicazione della legge 103.13. AICHA lascia quindi una forte impronta sulla politica regionale.

Il progetto AICHA ha avviato un percorso destinato a proseguire, registrando un impatto importante su tutte le persone che sono state toccate direttamente dalle attività, a partire dalle ragazze e i ragazzi coinvolti nei Percorsi Educativi e le loro famiglie, fino alle persone formate nei vari atelier, i giovani attivisti e attiviste, le associazioni beneficiarie, e le molte donne e ragazze che hanno ricevuto un sostegno diretto e concreto attraverso i due microprogetti finanziati. Più in generale ha contribuito a dare risalto nel dibattito pubblico e politico al tema dell’uguaglianza di genere e della lotta contro le violenze basate sul genere, in una regione del Marocco centrale che presenta i più elevati tassi di povertà e analfabetismo, specialmente tra le donne, ed è nota per essere una delle zone in cui si concentra il più alto numero di partenze di persone verso l’Europa, in particolare verso il Nord Italia.
Grazie alle varie attività sono state rinforzate le capacità di azione dei partner locali, delle associazioni e delle singole persone coinvolte, che continueranno a lavorare e impegnarsi per la costruzione di una società in cui tutte e tutti possano vivere libere e liberi, insieme.

Il progetto, realizzato da Progettomondo in partenariato con l’ONG italiana AIDOS (Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo) e due associazioni locali, AQJ (Association Qualification des Jeunes) e CCDDF (Collectif Civil pour la Défense des Droits des Femmes), è stato avviato nel marzo del 2023, e nei due anni di attività ha cercato di rafforzare l’impegno delle organizzazioni della società civile e di giovani attiviste e attivisti e la loro capacità di agire nella prevenzione, protezione e cura delle ragazze e donne a rischio, o sopravvissute alle violenze.
Una delle prime azioni ha portato alla realizzazione di una Ricerca sugli stereotipi e le violenze basate sul genere nella regione di Béni Mellal-Khenifra, che rappresenta il primo studio sul tema,  realizzato nel territorio.
I dati emersi hanno delineato un quadro allarmante, sia per la persistenza di stereotipi sessisti, fortemente radicati anche tra i giovani e le giovani, che per il tasso molto alto di violenze (economiche, psicologiche, fisiche…) del quale però solo il 3% viene segnalato alle autorità.

Nei due anni le attività di progetto si sono concentrate verso tre direzioni fondamentali: azioni di educazione e sensibilizzazione, azioni di rinforzo diretto delle capacità di attori locali e azioni di advocacy nelle istituzioni e nelle organizzazioni della società civile.
Sono quindi state organizzate attività rivolte a giovani attiviste e attivisti che hanno portato alla creazione di una campagna di sensibilizzazione sui social media, “Aicha libre en ligne”. Contemporaneamente sono state formati come “animatori e animatrici” 99 persone tra insegnanti e membri di associazioni e istituzioni. Tra queste, 68 hanno animato a loro volta dei Percorsi Educativi, strutturati in cicli di 6 incontri per gruppi di circa 20 persone. I percorsi realizzati da marzo 2024 a febbraio 2025 sono stati 168, arrivando al risultato finale di 3.588 persone formate su stereotipi e violenze basate sul genere. Di queste il 70% sono ragazze e donne, il 30% ragazzi e uomini, il 39% ha meno di 15 anni, il 50% tra 16 e 24 anni, il 10% tra 25 e 54 e l’1% è over 55.
Le due associazioni partner, grazie ai finanziamenti ricevuti durante i 10 mesi di durata dei microprogetti, hanno preso in carico un totale di 481 donne e ragazze, accompagnandole e orientandole nei diversi servizi disponibili: supporto psicologico, medico, giuridico, materiale (vitto e alloggio di breve periodo) e supporto all’autonomizzazione economica e lavorativa, attraverso formazioni professionalizzanti. Sono stati organizzati anche 8 atelier di sensibilizzazione e formazione, dedicati sia alle beneficiarie dei microprogetti che ad altre categorie interessate, come studenti e studentesse.

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