Dublino, 2022. Gli stati europei elaborano la “Dichiarazione europea sulla Global Education fino al 2050” delineando una strategia comune per rafforzare il ruolo dell’educazione globale nei prossimi decenni. Il punto di partenza è un livello di complessità senza precedenti rispetto alle crisi globali e alle sfide che gli esseri umani, gli esseri viventi e il pianeta nel suo complesso stanno affrontando.
La rinnovata definizione parla così: “L’educazione globale, stimola ogni persona a comprendere, immaginare, sperare e agire per un mondo caratterizzato da giustizia sociale e climatica, solidarietà, equità ed uguaglianza, sostenibilità planetaria e comprensione internazionale. Implica rispetto per i diritti umani e per le diversità, inclusione e una vita dignitosa per tutti, oggi e nel futuro”.
La dichiarazione non è una rivoluzione, ma un rinnovamento della precedente Dichiarazione di Maastricht; riafferma la centralità di alcuni principi ma introduce anche alcuni termini che, nell’attuale contesto vanno ben compresi e applicati.
Rappresenta quindi la lente attraverso la quale rileggere gli impegni che Progettomondo porta avanti attraverso i tre programmi che ben racchiudono gli impegni nazionali, europei ed internazionali: promuovere una cultura dell’inclusione, contrastando tutte le discriminazioni, di qualsiasi genere e forma esse siano; promuovere un’educazione che sappia contribuire a far crescere scuole aperte al mondo e alla solidarietà; far crescere opportunità per i giovani affinché possano esercitare la loro cittadinanza, in costante dialogo tra generazioni e tra passato, presente e futuro.
Parole che tracciano la strada per nuove alleanze, collaborazioni e necessità di obiettivi condivisi affinché l’educazione globale sia effettivamente interpretata come un diritto e questa dichiarazione come un passo di un lavoro instancabile fino al giorno in cui “tutti i cittadini europei- in uno spirito di solidarietà con ciascuna persona nel mondo-abbiano accesso ad un’educazione alla cittadinanza globale di qualità”.