La Puya è una boutique che propone oggettistica, vestiti ma anche prodotti da forno, realizzati da persone private della libertà che frequentano i centri di reintegrazione e riabilitazione sociale promossi da Progettomondo a La Paz, in Bolivia.
Di recente, all’inizio dello scorso dicembre, è diventata pure una caffetteria, dove ci si può gustare un caffè o una spremuta d’arancia comodamente seduti in una realtà che favorisce il contatto tra la comunità civile e chi è entrato in conflitto con la legge ma, nella maggior parte dei casi, vive una condizione di detenzione preventiva ed è ancora in attesa di una sentenza.
I prodotti artigianali, come il servizio bar, sono tutti realizzati dalle persone che si trovano nei due centri di reintegrazione sociale in cui opera Progettomondo,
Qalauma, riservato ai giovani adulti, è stato fondato proprio da Progettomondo nel 2011, mentre Obrajes è dedicato alle donne.
Nella piccola bottega di La Paz, nata lo scorso marzo, si trovano prodotti di pelletteria, oggetti in legno, mobili, vestiti fatti a mano, ma anche biscotti, pane, torte. L’inaugurazione della caffetteria favorisce ulteriormente i contatti tra interno ed esterno. Lo spazio fa a tutti gli effetti parte del centro Obrajes ma si apre sulla strada, perciò chiunque può accedervi e servirsi, trovando al bancone una donna pronta a dare accoglienza.
“Questo permette a chi entra nella Puya di ridurre stereotipi e pregiudizi negativi, guardando alle produzioni realizzate nel tempo “sospeso” di chi si trova in una condizione di reclusione ma è ancora in attesa di sentenza”, commenta la giovane Fabiana Iannone, che sta svolgendo il suo anno di servizio civile con Progettomondo proprio a La Paz.
“La maggior parte delle abilità vengono apprese nei centri stessi. A Qalauma ci sono molti laboratori: falegnameria, pelletteria, serigrafia, tessile, metalmeccanica, artigianato, pasticceria. Oltre ad avere un valore politico perché punta a cambiare la percezione sulle persone sulle persone private di libertà, la Puya rappresenta anche un sostegno economico per chi si trova nel centro ed è destinatario di parte dei ricavati delle vendite”.
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