Centri specializzati, distribuzione domiciliare di alimenti per mamme e bambini e, soprattutto, il rafforzamento degli attori comunitari per contrastare la malnutrizione.
Le attività di Progettomondo in Burkina Faso, per la lotta alla malnutrizione, continuano a dimostrarsi vincenti.
Lo conferma il report sullo studio di impatto, presentato di recente a Ouagadougou da Aics, per allineare le strategie d’intervento, condividendole con il Ministero della Salute locale, in modo da massimizzare l’impatto per le popolazioni più vulnerabili e condividere lezioni apprese e buone pratiche.
La nostra Ong è presente nel Paese africano dal 2004.
I modelli di intervento adottati, a quanto emerge, “hanno accresciuto le conoscenze delle comunità, degli operatori sanitari e delle autorità locali, portando a un concreto cambiamento nelle pratiche e negli atteggiamenti relativi all’alimentazione dei neonati e dei bambini piccoli”.
Il contributo alle attrezzature medico-tecniche ha aumentato le capacità tecniche dei Centri di recupero nutrizionale, con cure di qualità a donne e bambini e sono state rafforzate le capacità delle comunità, dai comitati nutrizionali dei villaggi, ai facilitatori, per aumentare la capacità di autonomia e risposta alle crisi sanitarie.
Il risultato più significativo, stando ai dati dell’indagine nutrizionale nazionale, è che il tasso di malnutrizione acuta, nelle sei regioni di intervento, è diminuito.
Le regioni di Cascades e del Sud – Ovest per Progettomondo sono prioritarie. Solo con gli ultimi programmi la nostra Ong ha sensibilizzato più di 300.000 donne incinte e/o allattanti sulle buone pratiche alimentari. Inoltre abbiamo contribuito fortemente ad abbassare il tasso di malnutrizione cronica facendo passare Cascades da 30,5% a 25,3% e dal 38% al 25% per il Sud-Ovest.
Ciò nonostante la malnutrizione rimane un grave problema in Burkina Faso, con tutto ciò che ne comporta, visto che, se non curata entro i primi due anni di vita, causa un ritardo di crescita sia fisico che intellettivo. Dal 2012 al 2021, la malnutrizione acuta risulta scesa dal 10,9 al 9,7% e quella cronica è passata dal dal 32,9 al 21,6%.
La prevalenza del problema resta nei bambini sotto i 5 anni, che nel 2021 risultavano affetti da malnutrizione cronica per il 25,7%, tanto da far parlare l’Organizzazione Mondiale della Sanità di un dato allarmante.
Per questo Progettomondo, al fianco del Ministero, continua una lotta improntata sul rendere la comunità protagonista del proprio sviluppo.
La logica è quella del trasferimento di competenze alle stesse popolazioni, coinvolgendo organizzazioni locali e partner che lavorano per migliorare lo stato nutrizionale delle donne in gravidanza e dei bambini sotto i 5 anni.
La parola chiave è la promozione dello sviluppo partecipativo.